Cos'è la displasia all'anca?

DISPLASIA: patologia ortopedica dello sviluppo scheletrico del cane a carico dell'articolazione coxo-femorale.

A formare quest'ultima articolazione concorrono la testa del femore e l'acetabolo insieme a muscoli e legamenti. La loro corretta conformazione anatomica e il giusto equilibrio tra le forze esercitate dalle diverse strutture articolari, consentono alla testa del femore di rimanere ben alloggiata nella cavità acetabolare, permettendo il suo giusto sviluppo.

La displasia dell’anca, o displasia coxo-femorale, può essere individuata nel corso della crescita del cucciolo, non importa che sia cane o gatto, e che l’incidenza è maggiore nelle razze grosse e pesanti e con la crescita veloce.

Questa malattia non è congenita, cioè presente alla nascita, come è stato precedentemente avanzato in partenza, ma si caratterizza da un certo numero di fattori. 

Al momento dell’acquisto di un cucciolo appartenente a una razza a “rischio” il fatto di avere nella genealogia genitori, o meglio ancora, nonni e bisnonni esenti da malattia, è soltanto una buona premessa, tuttavia non può essere considerata “garanzia” di avere un cucciolo al 100% sano e esente da displasia. La frase: “glielo garantisco” ha di conseguenza poco valore.
La selezione di cani sani, su cui sono stati eseguiti gli studi radiografici dopo i 12 mesi di età (15 e 18 per alcune razze giganti), l’esclusione dalla riproduzione di tutti i soggetti malati è la strada da seguire perché negli anni si possa arrivare alla eliminazione della displasia dalla genealogia di una razza! 
Come già accennato nel corso della crescita di un cucciolo intervengono fattori ambientali e nutrizionali che possono influenzare il periodo di insorgenza e la gravità della malattia.
Lo stesso cucciolo, cresciuto sovrappeso, e senza un controllo dell’attività fisica, svilupperà un grado maggiore di malattia.
Cosa significa questo?
Proviamo a considerare un cucciolo, di razza gigante, appartenente ad una razza molossoide, che già a 5 o 6 mesi raggiunge i 40-45 kg di peso (con una crescita ponderale di quasi 2 kg a settimana!). Adesso proviamo ad immaginare questo cucciolone, vivace e festoso, che si lancia giù, nel nostro giardino, correndo all’impazzata, saltando gradini, rive e buche.
Cosa subiranno quei “poveri gomiti” ad ogni salto ? E se in più fosse sovrappeso?
Cani che presentano un lieve grado di displasia in giovane età possono evolvere e aggravarsi a causa dei fattori “ambientali” e “nutrizionali” vale a dire, eccesso di peso e movimento intensivo non controllato, portando allo sviluppo in età adulta di un grado di malattia più grave e quindi più invalidante.
Per valutare lo stato di nutrizione del cucciolo la vecchia abitudine del tasto costale è ancora di riferimento: in pratica passando la mano sul costato del cucciolo si deve percepire la costola sottostante e lo spazio tra una costola e l’altra, se invece a questo livello è già presente uno strato di tessuto adiposo che impedisce la palpazione significa che il cucciolo è già in sovrappeso!
Tante volte ci si preoccupa del tipo di alimento somministrato, degli integratori e dei condroprotettori, del Calcio e delle Vitamine e si tralasciano le norme base di prevenzione!
In conclusione, il mantenimento di un buono stato di nutrizione con un’alimentazione bilanciata senza inutili integrazioni, un’attività fisica moderata senza eccessi (per esempio evitare di lasciare il cucciolo libero di correre tutto il giorno in giardino dietro a gatti, cani e postini!), abituare il cucciolo a passeggiare al guinzaglio, sono tutte ottime premesse perché un soggetto displasico possa limitare lo sviluppo della malattia in età adulta e l’aggravarsi dell’artrosi (dolorosa!), offrendo di conseguenza una migliore qualità della vita!

 

IL PROTOCOLLO DI PRESA PER LE RADIOGRAFIE (foto di come deve essere posizionato un cane per le lastre della displasia) 

La displasia si misura seguendo un protocollo molto rigido, e l’aiuto di materiale sofisticato che può essere usato da esperti abilitati.

Da questo protocollo si deduce che una quotazione di displasia deve tenere conto di una moltitudine di parametri, dove il più importante ( in caso di radiografie accettabili) ed anche il più delicato da interpretare, è la misura dell’angolo di Norberg.

Angolo di Norberg > di 105° =A= assenza di displasia
Da 100 a 105 =B= assenza di displasia ma conformazione ossea non perfetta
Da 90 a 100° =C= displasia discreta ( la media nei Labrador è 15, fonte BVA)
Inferiore a 90°=D ed E ( in questi casi le anomalie ossee sono nettamente visibili sulle radiografie).



Per conformità al protocollo, i femori dovranno essere assolutamente paralleli, le rotule tenute allo zenith, che non è possibile in altro modo se non tirando il cane, come mostra l’illustrazione, ognuno tira con forza dalla propria parte effettuando un movimento di rotazione sui femori, in modo che le rotule siano allo zenith.

La misura dell’angolo di Norberg non ha alcun valore in un cane che non ha terminato la crescita e lo sviluppo fisico (12-15 mesi di vita)!!!

Quali possono essere le cause?

Come per molte altre patologie, anche per la displasia dell'anca non esiste una sola causa determinante, esistono semmai diversi fattori di rischio che, combinandosi tra loro, possono portare alla comparsa della displasia. 

Tra le varie cause troviamo:

- GENETICA: concorrono a determinare lo sviluppo della displasia molti geni (malattia poligenetica). Per cui è importante selezionare i riproduttori ed escludere soggetti displasici!!!

- AMBIENTALE: il tipo e la quantità di esercizio fisico scorretto, possono influire sul grado di displasia determinando uno sviluppo più o meno elevato della patologia.

 

- NUTRIZIONALE: l'apporto calorico della razione influisce sulla velocità di crescita e sul peso corporeo dei cuccioli diventando un fattore determinante nello sviluppo della patologia. Cani alimentati con diete altamente caloriche e proteiche, nei primi 6 mesi di vita, presentano una maggiore possibilità di sviluppare la malattia.

Attenzione!!!

- Sul piano genetico: mentre è compito dell’allevatore ridurre al minimo i rischi di ordine genetico selezionando riproduttori che siano stati controllati ufficialmente e risultati abilitati alla riproduzione (gradi A; B; C per quanto riguarda le anche; 0, BL, 1per i gomiti) sarà compito del proprietario del cucciolo ridurre al minimo i rischi ambientali e alimentari 

Le anche e i gomiti dei vostri cuccioli sono elementi molto delicati del loro organismo e vanno pertanto accuratamente protetti durante i primi 12 mesi di vita, cioè fino a quando il cucciolo non avrà calcificato la sua ossatura. Solo dopo questa prima fase di crescita, il cucciolone sarà libero di scorrazzare a suo piacere.

Vediamo ora come i proprietari del cucciolo possano fattivamente adoperarsi per garantire al loro Labrador le migliori condizioni di crescita.

Sul piano dell’alimentazione, il cucciolo 

dovrà essere nutrito con mangimi di ottima marca che gli garantiranno una nutrizione equilibrata e completa. Gli verrà data la quantità giusta di croccantini, valutata secondo la sua età, il suo peso e il suo metabolismo in modo che il cucciolo non si ritrovi mai né sottopeso, né soprattutto in sovrappeso. Pesarlo settimanalmente sarà sufficiente per controllare che la sua crescita sia regolare e armoniosa. In caso di mangimi premium Puppy o Puppy Large Breed dove tutto è ben dosato per il fabbisogno dei nostri cuccioli, compreso il calcio e le vitamine NON gli verranno somministrati integratori di calcio o di vitamina D anche se questa prassi è stata consuetudine fino a un decennio fa e se taluni veterinari la continuino a proporre ancora oggi. L’uso di calcio in particolare può determinare anomalie nella crescita dell’apparato scheletrico tali da condizionare negativamente lo sviluppo complessivo del cucciolo e creare i presupposti per un suo disequilibrio da adulto. Purtroppo l' obesità rappresenta un grave problema in questa razza. Diamo il tempo al cucciolo di crescere correttamente! Lavoriamo sulla sua muscolatura dopo l’anno di vita. E’ bene dargli il giusto apporto di calcio, proteine…con un mangime di alta qualità, ma non eccedere nel quantitativo solo perché” il labrador è bello quando è rotondetto”! Rovineremo irreversibilmente le articolazioni e ciò a discapito della sua salute!!! Ricordiamo che il Labrador ha sempre appetito…ma…un labrador obeso non è un labrador felice!!! Anzi, sarà più soggetto a patologie cardiovascolari, scheletriche, respiratorie…)

L’unica integrazione consentita è quella con condroprotettori.


- Sul piano ambientale: pe
r ridurre i rischi correlati ai cosiddetti fattori ambientali, si dovrà tener presente che SONO PERICOLOSI PER LE ARTICOLAZIONI E ASSOLUTAMENTE DA EVITARE FINO AI 12 MESI DI VITA:

- Movimenti bruschi o sbilanciati.  Il cucciolo dovrà fare delle piccole passeggiate quotidiane. Il concetto che non va mai dimenticato è che, quando cammina, tutto il peso del cucciolo si ripartisce correttamente sui 4 arti ma quando si muove in salita tutto il suo peso si distribuisce esclusivamente sulle anche e quando scende lo stesso avviene esclusivamente sui gomiti. In quel caso, anche e gomiti, sopportano quindi il doppio del peso per il quale sono dimensionati! Quando poi il cucciolo corre è come se il suo peso raddoppiasse, e in certe condizioni, secondo la velocità e la pendenza del terreno, può arrivare addirittura a triplicarsi ! 

NON dovrà né saltare su, né saltare giù. Attenzione ai muretti, alle poltrone e ai divani di casa, ai tronchi e ai dislivelli nelle passeggiate nei boschi, ecc. Per farlo salire o scendere dalla macchina, sarà sempre il caso di prenderlo in braccio. 
NON dovrà assolutamente salire o scendere le scale. Fino all’età di 8 mesi compiuti, lo si porterà su e giù in braccio e, quando il suo peso sarà tale da rendere la cosa più problematica, lo si farà scendere o salire molto adagio, con l’aiuto del guinzaglio che andrà tenuto corto. 
NON dovrà correre su pavimenti scivolosi (le mattonelle e i pavimenti in marmo lo sono, soprattutto quando sono bagnate o quando il cucciolo ha le zampe bagnate). 
NON dovrà correre come un pazzo, soprattutto su prati in discesa, e quando correrà a velocità normale e su un terreno stabile e sicuro (senza buche), lo dovrà fare in ogni caso per pochissimo tempo. 
• NON dovrà correre nel buio perché potrebbe incontrare buche o traverse che rischia di non vedere in tempo per evitarle. 
NON dovrà passeggiare né correre sulla sabbia (spiagge) o su dei sassi (letti di fiume, sponde di mare, laghi, etc.) dove il terreno instabile non gli permetterà di posare appiombo le sue arti causando un artrito che logorerà sue articolazioni. 
NON dovrà mai giocare con cani più grossi di lui che rischiano di urtarlo in malo modo o “montarlo” (segno tipico di dominanza da parte del cane più grande): risparmierete così che le sue anche debbano sopportare il peso di un altro cane più pesante di lui. 
NON dovrà essere tirato per le zampe o preso in braccio in malo modo.

N.B.: MAI SOLLEVARE IL CUCCIOLO PER LE ZAMPE ANTERIORI!!!! PESANTE COM’E’ LO SCOLLAMENTO DEI GOMITI E’ QUASI GARANTITO!!!Attenzione a sollevarlo nel modo giusto: una mano sotto il petto ed una sotto il sedere!!!

 

N.B.: POICHE’ IL LABRADOR E’ TROPPO BUONO E’ BENE SORVEGLIARE I BAMBINI PER EVITARE, SOPRATTUTTO LADDOVE IL CUCCIOLO E’ ANCORA TROPPO PICCOLO, CHE NE DANNEGGINO LE ARTICOLAZIONI!!!

 

IMPORTANTE!!!

NON PENSIATE CHE QUESTI ACCORGIMENTI SIANO SUPERFLUI!!!

UNA CATTIVA GESTIONE DEL CUCCIOLO E' TRA LE PRINCIPALI CAUSE DELLO SVILUPPO DI QUESTA PATOLOGIA.

RICORDATE CHE A  DUE MESI UN CUCCIOLO E' COME SE FOSSE FATTO "DI GOMMA"!!! NON E' ANCORA IN GRADO DI PREVEDERE QUANTO SALTI, SCALE O ALTRO... POSSANO DANNEGGIARLO IRRIMEDIABILMENTE!!!

AIUTARLO A CRESCERE CORRETTAMENTE E' UN NOSTRO DOVERE!!!

 

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